Tomi I e II
di Diego Divano
prefazione di Franco Contorbia
luglio 2020
collana Novecento letterario italiano
linea editoriale Ricerca
area tematica Umanistica
area disciplinare Scienze dell'Antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Artistiche
Tomo I: 485 pagine - Tomo II: 463 pagine
ISBN 978-88-3618-025-7 | € 70,00
e-ISBN (pdf) 978-88-3618-026-4 | open access
I due tomi non sono vendibili singolarmente
Per acquistare il libro
Per accedere all'e-book (pdf)
Il libro
Giovanni Ansaldo (Genova, 1895 - Napoli, 1969) esordisce presso la redazione del quotidiano socialista genovese «Il Lavoro» nel 1919, divenendone presto redattore capo. Figura di riferimento nel panorama culturale antifascista dell’epoca – è tra l’altro collaboratore della «Rivoluzione Liberale» e della «Stampa» – attira su di sé l’ostilità del regime, al punto da essere condannato al confino sull’isola di Lipari (maggio-agosto 1927) dopo un tentativo di espatrio in Svizzera. Rientra a Genova, riconquista il suo posto al «Lavoro» e si avvicina progressivamente al fascismo partecipando alla guerra d’Etiopia e assumendo, il 20 settembre 1936, la direzione del «Telegrafo», quotidiano livornese di proprietà della famiglia Ciano. Dopo la caduta di Mussolini prende la strada del fronte, viene catturato in Dalmazia e deportato in campi di lavoro polacchi e tedeschi, dai quali respinge ogni offerta di adesione alla Repubblica Sociale. Torna in Italia molti mesi dopo la Liberazione e, amnistiato, trova riparo nella sua villa di Pescia, dalla quale riprende l’attività letteraria, dando alla luce tra il 1947 e il 1949 presso Longanesi i volumi Il vero signore. Guida di belle maniere, Latinorum e Il ministro della buona vita. Giolitti e i suoi tempi. L’ultimo grande incarico della carriera è costituito dalla direzione del «Mattino» di Napoli, tenuta dal 9 aprile 1950 al 3 luglio 1965: un quindicennio contraddistinto anche dalle collaborazioni a importanti periodici tra i quali «il Borghese», «L’Illustrazione Italiana» e «Tempo».
Scritto da
Diego Divano (Novi Ligure, 1982), dottore di ricerca dell’Università di Genova e docente della scuola secondaria, ha studiato l’opera di scrittori e giornalisti vissuti tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Ha pubblicato Alle origini della «Fiera letteraria» (1925-1926) (Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2009) e curato il Carteggio tra Camillo Sbarbaro e Enrico Falqui (Genova, San Marco dei Giustiniani, 2012). Si è occupato della sistemazione delle carte e dei libri di Edmondo De Amicis conservati presso la Biblioteca Civica «Leonardo Lagorio» di Imperia allestendo la coppia di cataloghi editi, sotto il titolo Edmondo De Amicis a Imperia, dalla Società Editrice Fiorentina nel 2015.