di Giovanni Boine
a cura di Enrica Agnesi
premessa di Andrea Aveto
aprile 2020
collana Novecento letterario italiano
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area tematica Umanistica
area disciplinare Scienze dell'Antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Artistiche
68 pagine
ISBN 978-88-3618-009-7 | € 12,00
e-ISBN (pdf) 978-88-3618-010-3 | € 8,00
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Il libro
Nel 1914, l’anno di pubblicazione del Peccato ed altre cose e dei Discorsi militari, del definitivo congedo dalle pagine della «Voce» e dell’esordio, su quelle della «Riviera Ligure», della rubrica Plausi e botte, nella breve esistenza di Giovanni Boine si affacciava la figura di una giovane cugina, Dora Amirante, allora studentessa all’ultimo anno del liceo di Oneglia, la città della riviera ligure di Ponente dove si era appena trasferita con la numerosa famiglia in seguito all’improvvisa scomparsa del padre.
A lei lo scrittore offriva assistenza negli studi, candidandosi alla “parte” di guida nel suo percorso di maturazione umana e intellettuale con consigli e suggerimenti di lettura: ne nasceva un sentimento profondo che non arrivava mai a manifestarsi apertamente, trattenuto da impedimenti non espressi. A farlo riemergere in controluce cospira ora il breve epistolario, solo di recente ritrovato in un archivio privato, che Enrica Agnesi ha trascritto e annotato restituendoci un’inedita immagine dello scrittore colto nella feriale quotidianità dei suoi rapporti più familiari e domestici.
Scritto da
Giovanni Boine (Finalmarina, 1887-Porto Maurizio, 1917) collaborò al «Rinnovamento», alla «Voce» e alla «Riviera Ligure», sulle cui pagine pubblicò il romanzo Il peccato, le prose liriche raccolte sotto il titolo Frantumi e le recensioni della rubrica Plausi e botte.