Iacopo da Cessole

Iacopo da Cessole   
 
Iacopo da Cessole     
Libellus de moribus hominum et de officiis nobilum ac popularium super ludo scaccorum     
Volgarizzamento italiano trecentesco (Redazione A) - edizione critica     

a cura di Antonio Scolari     
novembre 2019     
collana Medioevo e Rinascimento: testi e studi      
linea editoriale Ricerca     
area tematica Umanistica      
area disciplinare Scienze dell'Antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Artistiche  
350 pagine    
ISBN 978-88-94943-59-7 | € 25,00    
e-ISBN (pdf) 978-88-94943-60-3 | open access    

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Il libro

Il Libellus de moribus hominum et de officiis nobilum ac popularium super ludo scaccorum è stato scritto alla fine del Duecento dal frate domenicano Iacopo da Cessole, derivandolo da un ciclo di sermones ad laicos. Il trattato contiene la descrizione dei pezzi del gioco degli scacchi a cominciare dal re per passare agli scacchi nobili e ai pedoni, questi ultimi identificati ciascuno con un mestiere. Iacopo descrive dettagliatamente ogni pezzo, utilizzando racconti brevi (exempla) per illustrare i vizi e le virtù di ciascuno. L’ultimo libro, il quarto, contiene la spiegazione delle regole del gioco, che - se correttamente applicate – consentono di mantenere un ordine civile in un Comune dell’inizio del secolo XIV. L’opera godette di un grande successo, ne sono testimoni gli oltre 250 manoscritti del testo latino conservati e le traduzioni nelle principali lingue volgari. I volgarizzamenti italiani sono attestati da 27 manoscritti e due stampe antiche. La pubblicazione contiene una introduzione generale all’opera di Iacopo da Cessole, l’edizione critica di una delle versioni del volgarizzamento toscano trecentesco, basata su tutti i manoscritti noti, e una analisi dettagliata degli exempla e dei «detti» da testi classici e medievali conenuti nell’opera. Questa versione del volgarizzamento era finora inedita, infatti sia le stampe antiche che l’unica stampa moderna (Ferrario 1829) riproducono il testo di altra versione.     

The Dominican friar Iacopo da Cessole (13th. – 14th. century) wrote the Libellus de moribus hominum et de officiis nobilum ac popularium super ludo scaccorum based on a collection of sermons preached to the laics. The treatise contains descriptions of the pieces beginning from the king and then continuing with all the nobles pieces and the eight pawns, each identified according to a trade. Iacopo describes each piece in detail and uses some short stories (exempla) to illustrate the vices and the virtuous behaviour of each piece. The fourth book contains an explanation of game’s rules that allow to have a civic order in an Italian Commune in the first years of the fourteenth century. The work was a great success: more than 250 manuscripts of the Latin text have been preserved and during the fourteenth and fifteenth centuries it was translated in numerous languages. Italian vernacular translations are attested from 27 manuscripts and two old prints. This book provides a general introduction to the work of Iacopo da Cessole, the critical edition of one of the versions of the Tuscan vernacular translation of the fourteenth century, based on all known manuscripts, and a detailed analysis of the exempla and of the numerous citations from classical and medieval works contained in the text. This version of the vernacular translation is till now unpublished, because the old prints and the print of nineteenth century (Ferrario 1829) were based on a different version.

Curato da

Antonio Scolari si è occupato di volgarizzamenti trecenteschi e ha pubblicato le edizioni del Trattatello di colori rettorici e del Romanzo di Tristano (Tristano Riccardiano). Ha pubblicato articoli di Italianistica e filologia Italiana in “Studi danteschi”, “Lingua nostra”, “Medioevo romanzo” “Studi linguistici italiani”, “Studi di filologia italiana”.

Ultimo aggiornamento 20 Agosto 2024