Dentro la genesi dell'opera grafica attraverso l'esame dell'infrarosso
a cura di Maria Clelia Galassi e Margherita Priarone
gennaio 2014
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area tematica Umanistica
area disciplinare Scienze dell'Antichità, Filologico-Letterarie e Storico-Artistiche
108 pagine
ISBN 978-88-97752-37-0 | € 18,00
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Il libro
Buona parte della produzione grafica degli artisti genovesi di Sei e di primo Settecento è costituita da disegni a penna e inchiostro metallo-gallico. Frequentemente tuttavia, un’analisi attenta dei fogli permette di individuare, al di sotto o accanto al segno a penna, la presenza di sottili e poco leggibili tracce di matita, condotte con punte di natura carboniosa (pietra nera, carboncino, grafite), che quasi sempre ‘scompaiono’ alla vista sotto alla definitiva stesura a inchiostro. Le tecnologie all'infrarosso permettono di rendere queste tracce perfettamente decifrabili, isolandole sul foglio poiché nell'infrarosso esse diventano particolarmente scure ed evidenti mentre l’inchiostro metallo-gallico risulta trasparente, se non addirittura invisibile. Queste indagini, dunque, ci consegnano nella sua piena visibilità la fase dello schizzo iniziale, quello che nella terminologia tecnica viene definito underdrawing, ossia l’insieme dei primi tracciati condotti dall’artista sul foglio bianco, rivelando una fase della genesi del disegno altrimenti non percepibile nella sua completezza. Le autrici hanno analizzato nell’infrarosso un centinaio di disegni genovesi delle collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, scegliendo in particolare due nuclei: quello della ‘scuola’ postcambiasesca di primo Seicento - Giovan Battista Paggi, Lazzaro Tavarone, Andrea Ansaldo e Giulio Benso - e quello della bottega Piola-De Ferrari di secondo Seicento-primo Settecento - Domenico e Paolo Gerolamo Piola e Gregorio De Ferrari . I risultati ottenuti permettono l’individuazione e la differenziazione dei modi progettuali dei singoli artisti, fornendo nuovi elementi utili alla conoscenza e al riconoscimento delle loro peculiarità nel modo di concepire e organizzare la figurazione. Assolutamente innovativo per l’argomento proposto e per il punto di vista adottato, il volume costituisce un esempio di metodo e di felice applicazione dell’indagine IR a supporto della ricerca storico-artistica nello studio della grafica antica
Curato da
Maria Clelia Galassi è professore Associato dell’Università di Genova, docente di Metodologia della ricerca storico-artistica e di Storia delle tecniche artistiche. È presente in campo nazionale e internazionale con monografie, articoli e relazioni di convegni dedicati in particolare alla storia delle tecniche della pittura italiana e fiamminga in età rinascimentale e ai rapporti artistici tra Genova e le Fiandre. Tra gli artisti studiati, figurano Hans Memling, Filippino Lippi, Vincenzo Foppa, Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Perino del Vaga, Jan Massys e Luca Cambiaso. Nel 1998 ha pubblicato il volume Il disegno svelato. Progetto e immagine nella pittura italiana del primo Rinascimento che costituisce la prima monografia dedicata al tema dell’underdrawing apparsa in Italia.
Margherita Priarone è Conservatore dei Musei di Strada Nuova e del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso a Genova. È autrice di diversi saggi sulle tematiche della pittura e grande decorazione a Genova e in Liguria tra Seicento e Settecento, sulle residenze nobiliari di città e di villa e sull’iconografia religiosa di età postridentina. Nel 2009 ha pubblicato il volume Gli Scolopi in Liguria. Scelte artistiche e iconografiche e nel 2011 la monografia del pittore genovese Andrea Ansaldo (1584-1638). È stata cocuratrice di mostre sulla produzione grafica di Domenico Piola (2006), Lazzaro Tavarone (2009) e Santo Varni (2011).