La Storia Pubblica incontra il Sessantotto
di Virginia Niri
novembre 2018
ristampe: febbraio 2022
collana Storia contemporanea
linea editoriale Ricerca
area tematica Umanistica
area disciplinare Scienze Storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche
216 pagine
ISBN 978-88-94943-23-8 | € 20,00
e-ISBN (pdf) 978-88-94943-24-5 | € 12,00
Per acquistare il libro
Per acquistare l'e-book (pdf)
Il libro
Un archivio è un semplice luogo di raccolta di documenti e fonti storiche o può diventare anche un’istituzione collettiva, che promuove una visione condivisa della storia? Chi sono gli autori storici, quali sono i narratori possibili di quell’esperienza unica che è stata il lungo Sessantotto italiano? L’indagine parte dai documenti dell’Archivio dei Movimenti, e si muove andando a intervistare i donatori dei fondi: sono gli historymakers del Sessantotto, quelli che la storia non l’hanno solo fatta, ma anche conservata. Questo triplice rapporto con gli eventi – testimoni diretti, conservatori e, infi ne, narratori – è il denominatore comune delle 23 persone intervistate nel libro, a cui è stato chiesto di raccontare la propria esperienza, il motivo per cui hanno ritenuto che i documenti di questa storia fossero da conservare e, quindi, le modalità e i significati di questa conservazione, per dipingere quella complessa costellazione di storie ed esperienze che è stato il Sessantotto italiano.
Is an archive a simple place for collecting documents and historical sources or can it also become a collective institution, which promotes a shared vision of history? Who are the historical authors, who can recount the unique experience that has been the long Italian Sixty-eight? The survey starts from the documents of the Archivio dei Movimenti (Archive of Movements), and interviews the donors of the documentary collection: they are the historymakers of Sixtyeight, those who have not only made history, but also preserved it. This triple relationship with events - direct witnesses, documentary keepers and, fi nally, storytellers - is the common denominator of the 23 people interviewed in the book. They were asked to tell their experience, the reason why they felt that the documents of this history were to be preserved and, therefore, the modalities and meanings of this conservation, to paint that complex constellation of stories and experiences that was the Italian Sixty-eight.
Scritto da
Virginia Niri (Genova 1990), dottoranda in storia contemporanea all’Università di Genova. Collabora dal 2010 con l’Archivio dei Movimenti di Genova, che ha contribuito a riordinare. Si occupa di storia orale, storia pubblica e temi inerenti al ’68 e agli anni ’70. Nel 2015 ha conseguito la laurea in Scienze Storiche presso l’Università di Genova, con votazione di 110/110 e lode. Attualmente sta portando avanti una ricerca sui temi dell’autocoscienza e della liberazione sessuale.