di Christiano Lepratti
marzo 2018
collana Sustainable Design and Construction
linea editoriale Didattica
area tematica Tecnologica
area disciplinare Ingegneria Civile ed Architettura
187 pagine
e-ISBN (pdf) 978-88-94943-01-6 | open access
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Il libro
I futuri architetti devono imparare a conoscere le correlazioni tra aspetti culturali, sociali, tecnologici ed economici del progetto, ed essere nelle condizioni di sviluppare capacità di giudizio critico sul metodo scientifico e sulle responsabilità sociali e professionali del loro ruolo. Compito dell’Università è insegnare loro la capacità di anticipare nuovi concetti e modelli futuri che possano modificare limiti e condizionamenti del presente. Una modificazione qualitativa dell’esistente richiede una precisazione di prospettive alternative e la conoscenza del passato. L’attuazione di particolari prefigurazioni in programmi e piani che hanno come scopo il miglioramento dell’ambiente costruito deve corrispondere a un processo di sensibilizzazione basato sull’intuizione positiva e sull’impossibilità di accettare il presente senza la volontà di progredire nello sviluppo di alternative. Alternative che non possono prescindere dal cambiamento climatico e dalle sue implicazioni per l’ambiente costruito. In questo breve saggio cerco di mostrare come pensiero tecnico e poetico possano essere rivolti insieme all’adattamento ai cambiamenti e come gli strumenti a disposizione per farlo siano eminentemente di natura estetica. Il saggio in ultima istanza intende contribuire a una comune riflessione sull’ambiente costruito facendo della missione climatica dell’architettura, non solo un obiettivo bensì un mezzo per il progetto.
Future architects must learn the correlations between cultural, social, technological and economic aspects and be able to develop critical thinking skills and judgment development based on the scientific method and on their social and professional responsibilities.The university’s task is to teach them the ability to anticipate new concepts and future models which can modify the limits and conditions of the present. A qualitative modification of the existing requires a clarification of alternative perspectives and knowledge of the past. The implementation of particular foreshadows in programs and plans whose purpose is the improvement of the built environment must correspond to a sensitization process based on the positive intuition and on the impossibility of accepting the present without the will to progress in the development of alternatives, which can not be separated from the climate change issue and its implications for the built environment. In this brief essay I try to show how technical and poetic thought can be addressed together to the transformation of the built environment and try to explane why the available tools are eminent of aesthetic’s nature. The essay is meant to contribute to a common reflection on the environment by making the architectural climate mission not just a goal but a tool for the project.
Scritto da
Christiano Lepratti è professore di progettazione architettonica e urbana al dipartimento di architettura e design dell’Universita di Genova. E’ stato direttore europeo del programma “architecture for a sustainable future” dell’unione internazionale degli architetti (UIA). Ha tenuto conferenze in 4 continenti e nel 2011 in qualità di delegato UIA ha rappresentato la comunità degli architetti alla conferenza organizzata delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro RIO+20 sullo sviluppo sostenibile. Con lo studio malearc ha partecipato a concorsi internazionali vincendo tra gli altri quello per una nuova città in Vietnam e progettato e costruito in Italia, Inghilterra, Germania e Cina.